Il cambiamento come scelta
Le storie di cambiamento mi ispirano sempre tanto: mi incitano a fare meglio, a non mollare e ad alimentare il coraggio per raggiungere i miei sogni.
Oggi la trasformazione è imposta, per tante persone, da una realtà tecnologica ed economica che cambia continuamente, e richiede di adattarsi a nuove situazioni professionali. Per tanti, però, il cambiamento è un obiettivo spontaneo e scelto in autonomia e consapevolezza: una strada da percorrere per avvicinarsi ai propri valori e talenti.
Anche Acapoverso è il risultato di una scelta personale di resistenza, passione e tenacia. Ad ispirarlo non è stata solo una grande motivazione, ma anche le storie di chi, come uno specchio, mi ha rimandato un’immagine del possibile e di quello che vorrei anche per me. Come quella della mia amica che voleva diventare psicologa.
Una storia di trasformazione
Gessica è quel genere di persona che, se anche non frequenti spesso, quando ti rivedi, basta uno sguardo per riconoscersi e annullare ogni distanza. L’ho conosciuta circa dieci anni fa, quando viveva un’altra vita, con un impiego in ufficio come segretaria addetta alla contabilità: un lavoro come tanti, che spesso si fa perché “bisogna”, anche campare. Ad un certo punto ci siamo perse di vista ed io non ho più avuto sue notizie. Ci siamo ritrovate e riavvicinate dopo un bel po’, entrambe diverse, cariche di esperienze e progetti nuovi.
La mia amica si era iscritta all’università e stava studiando per dare vita al suo sogno: diventare psicologa. Finiti gli studi, e preso la laurea, ha chiesto proprio a me di accompagnarla a scegliere il suo studio, dove sta tuttora svolgendo, la sua attività come libera professionista. Si, perché Gessica psicologa lo è diventata davvero: non ha mollato, ha stretto i denti e ci ha creduto fino alla fine. E, anziché ritrovarsi a dire “tanto non ci riuscirò mai”, ha capovolto prospettive e domande con un “chi sono io per non fare questo?”.
Cambiare è possibile!
Ecco, allora, se ti capita di pensare di “non essere in grado di”, che “tanto è impossibile”, “bisogna accontentarsi e stare con i piedi per terra”, queste riflessioni sono per te. Per ricordarti che se non ci credi tu per primo, nessuno lo farà al posto tuo.
1. Guarda dentro di te
E’ vero, cambiare è difficile. Perché per farlo devi proprio guardarti dentro e scegliere: se andare avanti e trascinarti in una situazione che non ti piace, anzi, spegne energia e vitalità giorno dopo giorno, oppure rimboccarti le maniche e impegnarti per raggiungere degli obiettivi. I tuoi obiettivi, le mete tue e di nessun altro.
Questo è un tema importante perché, spesso, confondiamo quello che desideriamo per noi stessi con quello che gli altri vorrebbero per noi. Se arrivi al punto di guardarti dentro conta solo l’onestà: quello che devi fare è renderti una persona migliore e felice. Non importa se non è proprio figo fare il gestore di un negozio nel deserto del Nevada, l’assaggiatore di cibo per cani o il pulitore di fogne biologiche (tutti lavori onesti e reali!): il focus è su di te, su quello che tu desideri e vuoi, non i modelli che la cultura o la famiglia ti propongono. Per cui togli ogni giudizio e aspettativa altrui e guarda dentro te.
2. Non dare nulla per scontato
Una volta che hai identificato quello che vuoi veramente chiediti quali competenze hai già e cosa invece ti serve sviluppare per arrivare alla meta. Senza dare nulla per scontato.
Quando guardiamo a noi stessi tendiamo infatti a giudicare e diventiamo poco obiettivi e, spesso, spietati. Ci facciamo più piccoli di quello che siamo e diamo per sottintese doti e capacità, solo perché ci sono familiari, quasi non le notiamo e non le riteniamo poi così speciali. Ricordo a tal proposito quando, anni fa, parlando ad un’amica le raccontai quello che avevo imparato su WordPress e come l’avevo usato poi per creare alcuni semplici blog. Le dissi: “Si, ma non è niente di che, una cavolata, si impara facilmente e tutti lo possono usare”. La mia amica, alzando i suoi occhioni blu, seria e decisa ribatté: “Io, però, non lo so fare”. Da allora cerco sempre di ricordarmi che quello che diamo per scontato come nostre competenze, non lo è per gli altri e non appartiene a tutti.
3. Analizza pro e contro
L’analisi SWOT è un buon modo per avere un quadro della situazione e prendere una decisione. Si tratta di un modello semplice dove indicare: punti di forza (Strenghts), debolezze (Weakness), opportunità (Opportunities) e rischi (Threats).
Se ti spaventa il cambiamento, comincia con il mettere nero su bianco i pro e contro. Con lo schema SWOT puoi analizzare le condizioni interne, i tuoi punti di forza e debolezze. E concentrarti anche su quelle esterne: minacce e opportunità sono elementi esterni che rappresentano il contesto in cui ti muovi, ciò che può limitare la tua azione ma che, se valorizzato o superato, può invece diventare un’opportunità. Con questo strumento puoi fare delle valutazioni e delineare dei possibili scenari. Per spostare la tua attenzione al mondo del possibile e iniziare a dargli forma concreta.
4. Espandi la tua comfort zone
La comfort zone è quello stato di comodità e agio in cui sai bene come muoverti perché tutto è sotto il tuo controllo: un porto sicuro, senza misteri e facilmente comprensibile. Quando arriva il desiderio di cambiare questa condizione alla quale sei abituato può cominciare a starti stretta, fino a diventare una prigione: è solida ma non dà più felicità. Abbandonarla però, di punto in bianco, non è una buona idea. In fondo abbiamo bisogno di sicurezza e agio. Lasciare ad esempio all’improvviso un lavoro senza una valida alternativa, programmata e pianificata nei dettagli, è una decisione quantomeno sciocca.
Il cambiamento va organizzato con tappe e obiettivi quando sei ancora dentro la tua zona di comfort. Come? Ampliando le tue esperienze ed esplorando nuove strade. Insomma mettendoti alla prova e sviluppando nuove idee e possibilità. Ami la fotografia, sei bravo e vuoi farne un lavoro a tempo pieno? Comincia a seguire un corso per imparare a dare il meglio di te con la macchina fotografica, proponiti a parenti e amici per immortalare feste di compleanno e altre ricorrenze, e sperimenta la professione mentre ancora stai lavorando in quel posto in azienda che ti ha dato, e ti sta dando, stabilità, certezze e la pagnotta per vivere. Fare piccoli passi permette di allargare il tuo stato di comodità, senza fretta, senza colpi di testa e pianificando obiettivi.
Questi suggerimenti sono quelli che ho messo in pratica anch’io ma non rappresentano gli ingredienti di una ricetta magica: cambiare è una sfida che richiede fatica e impegno. Ma se sai coglierla, che soddisfazione! Tutto si trasforma e la vita si riaccende di colore, entusiasmo e fiducia. Prima di tutto in te stesso che ad un certo punto ti sei dato credito e hai pensato: “Chi sono io per non fare questo?”.
Photo by Edu Lauton, Unsplash